Adorazione eucaristica

Ho tempo per te

Guida Davanti a Gesù Eucaristia, vogliamo recuperare una nuova dimensione del tempo: vogliamo vivere questo momento di preghiera come tempo di grazia e accorgerci che ogni momento della giornata è “tempo di grazia”, da dedicare a Gesù e agli altri, tempo che qualifica in nostri rapporti, le relazioni familiari e amicali. Non vogliamo più passare, distratti, accanto alle persone; vogliamo dire a chi ci è vicino: “oggi ho tempo per te”.

Canto di esposizione

Ripetiamo:
Gesù Eucaristia mostraci il tuo volto
Gesù Eucaristia mostraci il tuo volto
Gesù Eucaristia rivelaci il tuo cuore
Gesù Eucaristia rivelaci il tuo cuore
Gesù Eucaristia svelaci il Padre
Gesù Eucaristia svelaci il Padre
Gesù Eucaristia donaci lo Spirito
Gesù Eucaristia donaci lo Spirito

Silenzio di adorazione
Rimanere con Gesù

Guida: la preghiera è l’incontro con una Persona: Gesù. Riappropriarci del nostro tempo parte da qui: dall’avere tempo per incontrare la persona più importante per noi, dall’ascoltare la sua voce, scoprire i suoi desideri e dare forma a tutte le relazioni della nostra vita. È ascoltare il suo invito: “rimanete in me”

I Lett. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
(Gv 15, 4-5)

II Lett. C’è bisogno, per noi cristiani, di guardare a Cristo e di seguire Lui. Gesù ce l’aveva detto: «chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca». Tutto passa: solo la santità attraversa i secoli e rischiara il mondo. Solo l’amore rimane. Si tratta in definitiva di cominciare a ridiventare semplicemente cristiani.
Don Andrea Santoro

Silenzio di adorazione

Guida: preghiamo insieme con le parole del servo di Dio Guglielmo Giaquinta, alternandoci tra solista e assemblea.
Solista
Gesù
il tuo pensiero mi illumini, la tua parola mi guidi,
i tuoi occhi mi seguano, le tue orecchie mi ascoltino.
Le tue braccia allargate sulla croce
mi aprano all’amore universale,
i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi
senza misura di stanchezza ai fratelli.

Tutti
Il tuo cuore aperto sia per me fonte di grazia nel cammino e luogo di riposo nella stanchezza. Amen.

Canto


Riscoprire la bellezza

Guida: Rallentare per ritrovare il senso e il sapore di ogni cosa. Rallentare per ritrovarsi, parlare, confrontarsi. Trovare tempo per l’altro per ritrovare se stessi nell’altro: in questo modo possiamo vivere la bellezza di essere famiglia.

I Lett. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine.
1Cor 13, 4-8

II Lett. La famiglia non è stata pensata come immagine neutra della Trinità, da incorniciare o da chiudere nell’album, ma come immagine provocante. Che provoca, cioè, gli uomini alla comunione, alla pace, alla convivialità delle differenze. (…) La famiglia, proprio perché icona della Trinità, deve divenire il luogo dove si sperimentano le relazioni e, quindi, si recuperano i significati. (…) Il senso delle cose, della vita, della morte, del dolore, della gioia, del lavoro … acquista spessore solo se si vive in un contesto di relazioni.
Don Tonino Bello

Silenzio di contemplazione e di ringraziamento

Guida: Preghiamo a cori alterni la preghiera “Il Viaggio” (Don Tonino Bello)

I coro:     Padre, tu non sei un Dio frenetico:
non ti lasci prendere dall’agitazione
di chi è in perenne lotta con il tempo.
Regala qualche sosta al tuo popolo
perché si fermi sotto la tua «nube»
per riassaporare, nella gratitudine,
la freschezza della tua ombra
e ritrovare l’agilità di un buon passo
sulla strada che ancora ci resta da fare.

II coro:    Nella tua tenerezza, tu non sei avaro
di ristoro e di pace per quanti ami.
Quando ci fermiamo per pigrizia,
per incapacità o per colpa, la tua nube
sosti sul nostro capo e resti con noi
finché ci rialziamo di nuovo.
Mandaci la brezza leggera dello Spirito,
che offre suggerimenti interiori
produce mentalità senza ricorrere alla forza
e spinge al cambio senza creare traumi.

Canto


Essere per gli altri …

Guida: Spesso nelle nostre giornate ci manca il tempo: tempo per noi, per gli altri, a volte ci manca il tempo per compiere anche le azioni più semplici della quotidianità. Il tempo della nostra vita non è breve se siamo pronti a spenderlo per gli altri, se ci lasciamo guidare, se sappiamo comprendere quale sia la volontà di Dio per noi.

I Lett. Noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.
(2Cor 4, 18)

II Lett. Esercitate la carità, esercitatela con entusiasmo: non fatevi chiamare due volte, siate solleciti. Interrompete qualsiasi occupazione, anche santissima e volate in aiuto dei poveri.
(San Giuseppe Benedetto Cottolengo)

Silenzio di disponibilità

Guida: Ci rivolgiamo al Signore attraverso i solisti: Signore, ho il tempo. (Michel Quoist)

I sol. Sono uscito, Signore,
fuori la gente usciva.
Camminavano e correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo,
correvano dietro al tempo,
per riprendere il tempo,
per guadagnare tempo! (…)
Così gli uomini corrono tutti
dietro al tempo, o Signore,
passano sulla terra correndo,
frettolosi, precipitosi,
sovraccarichi, impetuosi, avventati…
e non arrivano mai a tutto,
manca loro il tempo,
nonostante ogni sforzo,
manca loro il tempo,
anzi manca loro molto tempo. (…)

II sol. Tu, che sei fuori del tempo,
sorridi, o Signore,
nel vederci lottare con esso,
e Tu sai quello che fai!
Tu non Ti sbagli quando distribuisci
il tempo agli uomini:
doni a ciascuno il tempo di fare
quello che Tu vuoi che egli faccia. (…)
Non Ti chiedo, oggi, o Signore,
il tempo di fare questo
e poi ancora quello;
Ti chiedo la grazia
di fare coscienziosamente
nel tempo che Tu mi dai,
quello che Tu vuoi che io faccia.

Canto


… Per costruire una cultura dell’incontro

Guida: Dio non è indifferente alle vicende umane, alle nostre piccole e grandi preoccupazioni, ai nostri dolori, piccoli e grandi. Gesù passa accanto a noi, ci guarda, ci ama, “perde tempo” con noi. Anche noi siamo chiamati a fare questo per gli altri per costruire una cultura dell’incontro, per dare significato profondo alle relazioni umane.

I Lett. Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
(Lc 18, 38-42)

II Lett. Noi siamo abituati ad una cultura dell’indifferenza e dobbiamo lavorare e chiedere la grazia di fare una cultura dell’incontro, di questo incontro fecondo, di questo incontro che restituisca ad ogni persona la propria dignità di figlio di Dio, la dignità di vivente. (…) Se io non mi fermo, se io non guardo, se io non tocco, se io non parlo, non posso fare un incontro e non posso aiutare a fare una cultura dell’incontro.
(Papa Francesco)

Guida: Nel silenzio raggiungiamo con la preghiera le persone con le quali condividiamo il nostro tempo nei diversi ambiti: famiglia, lavoro, comunità di fede, tempo libero

Guida: Ascoltiamo dai due solisti una preghiera d’impegno (Cosa manca al fratello, G. Giaquinta) e ci uniamo con l’ultima parte.

I sol. Cosa dai al tuo fratello?
Gli dò un pezzo di pane!
Ma egli ancora ha fame.
Cosa dai al tuo fratello?
Una giacca d’inverno!
Ma egli ancora ha freddo.

II sol. Cosa dai al tuo fratello?
Un saluto d’augurio!
Ma egli è ancora triste
Cosa manca al tuo fratello?
Cosa devi tu dargli?

Tutti Ha bisogno d’amore,
a lui manca la gioia,
sente il vuoto di Dio:
dagli tu queste cose.

Benedizione Eucaristica e canto di reposizione

O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità,
dona tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Vittoria Terenzi

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