Animazione Liturgia 1° Gennaio 2021

Solennità di Maria Santissima Madre di Dio (P) - 54° Giornata Mondiale della Pace, Tema: «La cultura della cura come percorso di pace»


Idea Luce
Maria, Madre di Dio mediatrice di pace.

Introduzione
Anche oggi ci ritroviamo riuniti attorno a questo altare, qui dove ogni volta incontriamo il Cristo che rinnova il suo amore redentivo per l’umanità. Oggi come allora, come i pastori, ci accostiamo al Mistero e anche noi troviamo Maria, Madre di Dio mediatrice di pace, che sotto il suo manto custodisce e dona la vita.
Nella Giornata mondiale della Pace vogliamo chiedere, unendoci alla preghiera incessante della Madre, il dono della Pace, della fraternità che si fa carico di ogni uomo.

Liturgia della Parola
Letture:

Nm 6, 22-27;
Sal 66 – Rit. Dio abbia pietà di noi e ci benedica;
Gal 4, 4-7;
Lc 2, 16-21.

Il Capodanno è una delle ricorrenze più sentite da tutti, credenti e non: segna il passare del tempo che, volere o no, ci tocca personalmente in quanto ognuno, senza distinzione, si ritrova più vecchio. Giustamente la Chiesa pone questa giornata sotto la protezione della Madonna, colei che affidando la sua esistenza a Dio ha saputo realizzare, in modo esemplare, il progetto divino per la sua vita.

Traccia di riflessione
La prima Lettura ci tramanda una formula che il sacerdote recitava sul popolo di Israele per benedirlo; è un brano quanto mai in sintonia con la tradizione di scambiarsi gli auguri per un nuovo anno, perché sia migliore di quello trascorso. È un augurio che anche oggi conserva la sua validità. Il Vangelo ci assicura che coloro che si sforzano di essere operatori di pace sono “figli di Dio” (Mt 5, 9); entriamo quindi a far parte della famiglia di Dio. È l’unico modo per superare la precarietà del tempo ed  entrare nella dimensione eterna di Dio. La Lettura del Vangelo ci ricorda la circoncisione di Gesù; era il rito che permetteva ad ogni ebreo di entrare a far parte del popolo eletto assumendo anche un nome, una identità. Il nuovo anno ci permette di sviluppare la nostra identità positiva!
Gesù entra nella storia come ebreo, figlio di una donna ebrea (Gal 4, 4). Egli, tuttavia, non si è lasciato limitare dalla cultura, ma ha aperto la sua persona a tutti. Ogni cristiano è limitato, in fondo, dalla cultura di origine, ma con il battesimo, che ci “innesta in Cristo” (Rm 6, 5) diventiamo figli di Dio e perciò fratelli di ogni persona che incontriamo. Il cristianesimo, infatti, ha sostituito la circoncisione con il battesimo e in tal modo ha superato i limiti insiti nel mondo giudaico da cui inizialmente proveniva.

Preghiera dei fedeli
• Per tutte le mamme, perché sappiano scorgere negli sguardi dei propri figli la presenza e la tenerezza di Dio che ha ancora fiducia nell’uomo, preghiamo
• Per l’umanità intera, perché, sorretta e custodita dall’intercessione di Maria, riscopra in questo nuovo anno il significato vero della pace, che non è assenza di guerra ma autentica fraternità, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Sol 1 Signore, io ho paura, noi abbiamo paura.
Non senti la violenza che devasta attorno e rimbalza come terrore nel cuore nostro e dei nostri figli? Perché non torni a portare la pace tra noi?
Sol 2 O Dio, tu ci parli ancora con il tuo invito all’amore, con l’esempio del Figlio tuo che rinuncia alla violenza e con la sua morte ci porta la pace.
Sol 1 e 2 Allora la responsabilità è solo nostra: dobbiamo saper essere operatori di pace. E noi lo vogliamo, Signore, te lo promettiamo; ci aiuti in questo la Vergine della pace.

Idea guida
Viviamo la fraternità, costruiamo la pace.

Animazioni liturgica preparate da Don Giovanni Deiana, biblista,
e da Loretta Angelini, Stefania Castelli, Alberto Hermanin, Claudia Lo Presti


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