Misteri della Luce

Rosario meditato - Giugno 2018


1. Il Battesimo di Gesù al Giordano
Ora avvenne che, quando tutto il popolo fu battezzato, fu battezzato (anche) Gesù, e mentre egli pregava, si aprì il cielo, e scese lo Spirito Santo, in forma corporea, come colomba su di lui e venne una voce dal cielo: «Tu sei mio Figlio, i1 prediletto, in te mi sono compiaciuto».                                                                                (Lc 3, 21-22)

Grazia da chiedere come frutto della contemplazione
Come Gesù, condurre una vita trinitaria, completamente solidale con tutti gli uomini.


2. Il segno di Cana
La madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino»… poi dice ai servi: «Fate quello che vi dirà»… Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
(Gv 2, 1-12)
Grazia da chiedere come frutto della contemplazione
Come Maria essere attenti alle necessità degli altri e svolgere il nostro ministero d’intercessione in modo che tutti credano nel Cristo.


3. Gesù evangelizzatore
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».                                               (Mc 1, 14-15)

Grazia da chiedere come frutto della contemplazione
Come Gesù, gridare il Vangelo con tutta la nostra vita.


4. La Trasfigurazione
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme… E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo».
(Lc 9, 28-36)
Grazia da chiedere come frutto della contemplazione
Per avere forza di intraprendere la Via Crucis nostra e dei fratelli, trovare, come Gesù, il tempo di rimanere soli con Dio.


5. Il dono dell’Eucaristia
Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito (consegnato), prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.                                                                                (1Cor 11, 23-27)

Grazia da chiedere come frutto della contemplazione
Trarre dalla partecipazione alla Messa e dal ricordo di quanto abbiamo celebrato in essa, la disponibilità totale per fare della nostra esistenza una vera Eucaristia: una vita di ringraziamento al Padre e un dono di sé per tutti i fratelli.

Sussidio preparato da Rosetta Di Bella

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