La gioia dell’incontro con Dio nel silenzio

Adorazione eucaristica - febbraio 2016

Guida Non nel vento, non nella burrasca, non nel frastuono parla il Signore, ma nel silenzio del mondo e del cuore; lì, nel più intimo sibilo, possiamo incontrarlo: questa è l’esperienza che vogliamo fare oggi dinanzi a Gesù Eucaristia, l’esperienza del silenzio fecondo di Dio.

Canto di invocazione allo Spirito Santo

Guida Accogliamo Gesù Eucaristia, Dio onnipotente

Canto di esposizione eucaristica

Guida Gesù Eucaristia mostrami il tuo volto

Gesù Eucaristia rivelami il tuo cuore

Gesù Eucaristia svelami il Padre

Gesù Eucaristia donami lo Spirito

(Guglielmo Giaquinta)

Silenzio di adorazione

I Lett. Dal Vangelo secondo Matteo (4, 1-11)

II Lett. Il silenzio è magnanimità: quando non riveli le colpe dei fratelli quando perdoni senza indagare nel passato, quando non condanni, ma intercedi nell’intimo.

Silenzio di meditazione e adorazione

Nel silenzio … il Signore parla

Il cristiano è magnanimo perché allarga il suo cuore. Ma quando noi troviamo questi cristiani con il cuore ridotto, con il cuore rimpicciolito, che non vanno … questo non è cristianesimo: questo è egoismo, mascherato da cristianesimo. Il ‘nulla’ è seme di guerre, sempre. Perché è seme d’egoismo. Il ‘tutto’ è quello grande, è Gesù. Seguire Gesù non è facile, non è facile. Ma neppure è difficile, perché nella strada dell’amore il Signore fa le cose in un modo che noi possiamo andare avanti; lo stesso Signore ci allarga il cuore.                                                                                       (Papa Francesco)

Canto Sei qui davanti a me, o mio Signore,

sei in questa brezza che ristora il cuore,

roveto che mai si consumerà, presenza che riempie l’anima.

Rit Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinità.

I miei calzari leverò su questo santo suolo,

alla presenza Tua mi prostrerò.

III Lett. Il silenzio è umiltà:

quando taci per lasciare emergere i fratelli,

quando celi nel riserbo i doni di Dio

quando lasci che il tuo agire sia male interpretato,

quando lasci ad altri la gloria dell’impresa.

Silenzio di meditazione e adorazione

Nel silenzio … il Signore parla

Solo se partiamo dall’Eucaristia, da quella tavola, allora ciò che faremo avrà davvero il marchio di origine controllata, come dire, avrà la firma d’autore del Signore. Attenzione: non bastano le opere di carità, se manca la carità delle opere. Se manca l’amore da cui partono le opere, se manca la sorgente, se manca il punto di partenza che è l’eucaristia, ogni impegno pastorale risulta solo una girandola di cose. Dobbiamo essere dei contempl-attivi, con due t, cioè della gente che parte dalla contemplazione e poi lascia sfociare il suo dinamismo, il suo impegno nell’azione. La contemplattività, con due t, la dobbiamo recuperare all’interno del nostro armamentario spirituale. Allora comprendete bene: si alzò da tavola vuol dire la necessità della preghiera, la necessità dell’abbandono in Dio, la necessità di una fiducia straordinaria, di coltivare l’amicizia del Signore, di poter dare del tu a Gesù Cristo, di poter essere suoi intimi. Qualche volta a Dio noi ci aggrappiamo, ma non ci abbandoniamo. Aggrapparsi è una cosa, abbandonarsi un’altra. Quand’ero istruttore di nuoto – ero molto bravo, e quando ero in seminario tantissimi hanno imparato da me a nuotare – quante volte dovevo incoraggiare gli incerti: «Dai, sono qui io; non ti preoccupare». Se qualcuno stava annaspando o scendendo giù, io gli passavo accanto e quello si avvinghiava fin quasi a strozzarmi. Questo è solo un abbraccio di paura, non un abbraccio d’amore. Qualche volta con Dio facciamo anche noi così: ci aggrappiamo perché ci sentiamo mancare il terreno sotto i piedi, ma non ci abbandoniamo. Abbandonarsi vuol dire lasciarsi cullare da lui, lasciarsi portare da lui semplicemente dicendo: «Dio, come ti voglio bene!».            (don Tonino Bello)

Canto Sei qui davanti a me, o mio Signore,

nella Tua grazia trovo la mia gioia.

Io lodo, ringrazio e prego perché il mondo ritorni a vivere in Te.

Rit. Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinità.

I miei calzari leverò su questo santo suolo,

alla presenza Tua mi prostrerò.

IV lett. Il silenzio è fede:

quando taci perché è lui che agisce,

quando rinunci alle voce del mondo per stare alla sua presenza,

quando non cerchi comprensione perché ti basta essere conosciuto da lui.

Silenzio di meditazione e adorazione

Nel silenzio… il Signore parla

Con i miei compagni di scuola in questi giorni s’era deciso di andare a Savona al cinema a vedere “La storia Infinita”. Io ero molto contenta di andare, perché mi avevano riferito che era un film molto bello e poi era un’occasione per stare insieme tra compagni e rafforzare l’amicizia con quelli lontani. Però il giorno che avevamo deciso di andare ha cominciato a nevicare, così l’autobus che ci avrebbe portato a Savona non partiva. Eravamo tutti molto dispiaciuti e siamo tornati a casa. Poco dopo vedo passare l’autobus. Aveva cambiato idea ed era partito, ma ormai era troppo tardi. Subito mi sono arrabbiata, poi ho capito che quello era il momento per dire Sì a Gesù Abbandonato e sorridere. Subito dopo mi telefona una mia compagna arrabbiatissima per quello che era successo e per il nervoso diceva anche parolacce. Io l’ho amata sino in fondo e le ho detto che non era il caso di prendersela. Le ho detto che io ero felice, perché ero riuscita a oltrepassare il dolore buttandomi verso gli altri. Lei è rimasta pensierosa poi mi ha detto: grazie!                                                                (Chiara Luce Badano)

Canto Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinità.

I miei calzari leverò su questo santo suolo,

alla presenza Tua mi prostrerò, mio Signor.

 

V Lett. Il silenzio è adorazione:

quando abbracci la croce, senza chiedere il perché

nell’intima certezza che questa è l’unica via giusta.

 

Silenzio di adorazione

Guida Preghiamo a cori alterni il salmo 62

O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,

di te ha sete l’anima mia,

a te anela la mia carne

come terra deserta, arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,

per contemplare la tua potenza e la tua gloria.

Poiché la tua grazia vale più della vita,

le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Mi sazierò come a lauto convito,

e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo

penso a te nelle veglie notturne,

tu sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia.

La forza della tua destra mi sostiene.

Insieme Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Cel.     Preghiamo. O Padre, che nel silenzio eucaristico ti offri come cibo per l’anima e nell’intimità del silenzio del cuore riveli il tuo amore per noi, ti preghiamo: rendici capaci di ascoltare i tuoi sussurri anche nelle vicende rumorose del mondo e di vedere i tuoi passi nascosti nella storia di ogni uomo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Ass. Amen.

Benedizione eucaristica e canto

Sussidio preparato da Stefania Castelli

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