L’ascolto attento e obbediente

Adorazione eucaristica - luglio

Guida Gesù Eucaristia ci attrae a sé e la gioia del cuore ci spinge a rispondere all’invito: questo è il mistero dell’adorazione che stiamo per vivere.

Adorazione eucaristica: luogo del dialogo tra me e Dio, luogo sacro della contemplazione del roveto ardente, in cui lo spirito deve imparare a fare silenzio, ad ascoltare la divina Presenza, per comprendere e rispondere ai suoi amorevoli disegni. Con questo umile atteggiamento iniziamo la nostra preghiera invocando lo Spirito Santo con le parole di Paolo VI.

Sac Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass Amen.
1 sol Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore puro,
pronto ad amare Cristo Signore
con la pienezza, la profondità e la gioia
che tu solo sai infondere.
2 sol Donami un cuore puro,
come quello di un fanciullo
che non conosce il male
se non per combatterlo e fuggirlo.
1 sol Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore grande,
aperto alla tua parola ispiratrice
e chiuso ad ogni meschina ambizione.
2 sol Donami un cuore grande e forte
capace di amare tutti,
deciso a sostenere per loro
ogni prova, noia e stanchezza,
ogni delusione e offesa.
Ass Donami un cuore grande,
forte e costante fino al sacrificio,
felice solo di palpitare con il cuore di Cristo
e di compiere umilmente, fedelmente
e coraggiosamente la volontà di Dio. Amen.

Canto di esposizione eucaristica

Guida preghiamo con le parole di sant’Efrem il Siro

sol 1 Cado ai tuoi piedi, Signore, per adorarti;
ti rendo grazie, Dio di bontà;
t’imploro, Dio di santità.

sol 2 Piego le ginocchia davanti a te.
Tu ami gli uomini e io ti lodo, o Cristo,
Figlio unico e Signore di tutte le cose,
che solo sei senza peccato:

sol 1 hai voluto subire la morte per me peccatore,
la morte di croce, e mi hai liberato dai lacci del male.

sol 2 Cosa darò, in cambio della tua bontà?
Ass. Gloria a te, amico degli uomini!

sol 1 Gloria a te, misericordioso!
Ass. Gloria a te, generoso!

sol 2 Gloria a te, che assolvi i peccati!
Ass. Gloria a te, che sei venuto a salvarci!

sol 1 Gloria a te, che hai preso carne dalla Vergine!
Ass. Gloria a te, che fosti legato!

sol 2 Gloria a te, che fosti flagellato!
Ass. Gloria a te, che fosti schernito!

sol 1 Gloria a te, che fosti inchiodato alla croce!
Ass. Gloria a te, che fosti sepolto e sei risuscitato!

sol 2 Gloria a te, che fosti annunciato agli uomini, e in te essi hanno creduto!
Ass. Gloria a te, che sei salito al cielo!

sol 1 Gloria a te, che sei seduto alla destra del Padre;
e con lui ritornerai con gli angeli a giudicare chi ha disprezzato la tua passione.

sol 2 In quell’ora, la tua mano mi ripari sotto le tue ali, e io possa glorificarti cantando:

Ass. Gloria a colui che si è degnato di salvare il peccatore con la sua misericordiosa bontà.

Guida Gesù Eucaristia è qui presente innanzi a noi, il suo sguardo ci contempla, benevolmente, come sue piccole creature; immergiamoci in un tempo di prolungato silenzio perché il corpo, la mente e lo spirito possano, in armonia, adorare il Creatore e aprirsi all’ascolto fecondo.

Tempo di silenzio prolungato
Canto

I lett Dagli Atti degli Apostoli (5, 27-33)
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo». Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono». All’udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.

Dalle meditazioni quotidiane di Papa Francesco (16 aprile 2015)
«Sono stati incapaci di riconoscere la salvezza di Dio» pur essendo «dottori» che «avevano studiato la storia del popolo, avevano studiato le profezie, avevano studiato la legge, conoscevano così tutta la teologia del popolo di Israele, la rivelazione di Dio, sapevano tutto: erano dottori».
La domanda è «come mai questa durezza di cuore?». Sì, la loro «non è durezza di testa, non è una semplice testardaggine». La durezza è nel loro cuore. E allora «si può domandare: come è il percorso di questa testardaggine totale di testa e di cuore? Come si arriva a questo, a questa chiusura, che anche gli apostoli prima che venisse lo Spirito Santo avevano». Tanto che Gesù dice ai due discepoli di Emmaus: “Stolti, è tardi per capire le cose di Dio”».
In fondo «la storia di questa testardaggine, l’itinerario, è chiudersi in se stessi, non dialogare, è la mancanza di dialogo». Quelle erano persone che «non sapevano dialogare, non sapevano dialogare con Dio perché non sapevano pregare e sentire la voce del Signore; e non sapevano dialogare con gli altri». Questa chiusura al dialogo li portava a interpretare «la legge per farla più precisa, ma erano chiusi ai segni di Dio nella storia, erano chiusi al popolo: erano chiusi, chiusi». E «la mancanza di dialogo, questa chiusura del cuore, li ha portati a non obbedire a Dio».
Del resto «questo è il dramma di questi dottori di Israele, di questi teologi del popolo di Dio: non sapevano ascoltare, non sapevano dialogare». Perché «il dialogo si fa con Dio e con i fratelli». E «questa furia e la voglia di fare tacere tutti quelli che predicano, in questo caso la novità di Dio cioè Gesù è risorto», è chiaramente «il segno che non si sa dialogare, che una persona non è aperta alla voce del Signore, ai segni che il Signore fa nel popolo». Dunque, «non hanno ragione, ma arrivano» a essere furiosi e a voler mettere gli apostoli a morte. «È un itinerario doloroso» anche perché «questi sono gli stessi che hanno pagato i custodi del sepolcro per dire che i discepoli avevano rubato il corpo di Gesù: fanno di tutto per non aprirsi alla voce di Dio».

Silenzio

Guida rispondiamo alla Parola di Dio pregando il Salmo 33 a cori alterni

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Canto

2 lett Dal Vangelo di Giovanni (3, 31-36)
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Il mio tempo è nelle tue mani (cfr. Sal 30, 16)
Il mio tempo sono io: io che ho vissuto e che vivo e che vorrei vivere ancora un poco – io con tutto quello che capisco e non capisco, con tutto quello che so fare e che non so fare, con le mie qualità buone e meno buone. Il mio tempo, sono io con la mia grande vocazione: amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze, e il mio prossimo come me stesso. Ma il mio tempo sono ancora io con l’abisso di menzogna e di assurdità che porto in me. E dunque allora: io, così come ero, sono e sarò, così come tu mi conosci bene – proprio io sono nelle tue mani…
Il mio tempo è nelle tue mani. Quando qualcosa è nelle mani di qualcuno, si può pensare che per il momento gli appartiene; ne ha bisogno e se ne serve fino a che l’opportunità lo richiede, e per questo ne prende cura sopra tutto. Ora, noi non parliamo delle mani di uno qualsiasi, ma delle tue, delle mani di Dio. Il mio tempo è nelle tue mani: esso ti appartiene fin dal principio e per sempre, e tu vuoi averne bisogno continuamente e continuamente servirtene. Ecco allora che tu vuoi prenderne cura, vuoi prendere cura anche di me senza limiti e senza fine… mani di Dio: mani forti di padre, mani buone, tenere, delicate di madre, mani fedeli e generose di amico; le mani di Dio ricche di grazia, nelle quali è il nostro tempo, nelle quali siamo noi stessi. (Karl Barth)

Silenzio
Canto

Guida Come e con Maria, Madre dell’ascolto e Donna trasfigurata dall’obbedienza, preghiamo lentamente il Magnificat, lasciando che il cuore sussurri, in contemplazione, la sua preghiera di lode e ringraziamento.

Insieme L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta il Dio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati
ha rimandato i ricchi a mai vuote.
Ha soccorso Israele suo servo
ricordandosi della sua misericordia
come aveva promesso ai nostri Padri
ad Abramo e alla sua discendente per sempre.

Preghiamo: Donaci, o Padre, la luce della fede e la fiamma del tuo amore, perché adoriamo in spirito e verità il nostro Dio e Signore, Cristo Gesù, presente in questo Santo Sacramento. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Ass. Amen.

Benedizione eucaristica e canto di reposizione

O Cuore Immacolato di Maria,
vivo modello di ogni santità,
dona Tu la fiducia di diventare santi

Sussidio preparato da Stefania Castelli

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