L’amicizia in un abbraccio

Adorazione eucaristica - novembre 2014

Guida L’esperienza di Cristo è esperienza di un abbraccio, esperienza di un’amicizia eterna; poniamoci davanti a Gesù Eucaristia che viene a incontrarci con la certezza che Egli vuole coinvolgerci e sconvolgerci con il suo amore. Saranno alcuni amici di Cristo, in questo mese della santità, a guidarci in questo cammino.

Cel Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass Amen.

Sol O Eterno Spirito, Luce, Verità, Amore e Bontà Infinita, che abitando come Ospite dolcissimo nell’anima cristiana, la rendi atta a produrre frutti di santità

Tutti Noi ti supplichiamo di infonderci quella vitalità e fecondità che produce e matura i tuoi santi frutti! Amen (Beata Elena Guerra)

Canto di esposizione eucaristica: Adoramus te, Domine.

Guida O Gesù, lasciami dire, nell’eccesso della mia riconoscenza, lasciami dire che il tuo amore arriva fino alla follia.                        Santa Teresa del Bambino Gesù

Rit. cantato Adoramus Te Domine

Guida L’Eucaristia è l’amore che supera tutti gli amori nel cielo e sulla terra.            San Bernardo di Chiaravalle

Rit. cantato Adoramus Te Domine

Guida La Santa Eucaristia è Gesù passato, presente e futuro.                                    San Pier Giuliano Eymard

Rit. cantato Adoramus Te Domine

Guida Una sola comunione ben fatta è capace di farci sentire santi e perfetti.                San Francesco di Sales

Rit. cantato Adoramus Te Domine

Guida Mio Gesù! Quale invenzione amorosa è stata mai questa del Santissimo Sacramento, di nascondervi sotto l’apparenza del pane per farvi amare e trovare da chi vi desidera!             Santa Alfonso Maria de’ Liguori

Rit. cantato Adoramus Te Domine

Silenzio di adorazione

Guida Cristo sta alla porta e bussa ma solo un cuore limpido, capace di rivolgersi in alto riesce ad aprire quella porta, a incontrare il suo sguardo, abbandonarsi al suo abbraccio e a scoprire in esso la propria piccolezza già redenta.

CelMentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. (Lc 15, 18-24)

1lett Il rapporto che Cristo ha creato con l’umanità anche se essa è nel peccato è un rapporto di amicizia, è il rapporto più profondo che possa crearsi sul piano psicologico.

Tutti Cristo ha amato l’umanità anche se peccatrice come amico e per questa umanità è morto in croce   (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)

Silenzio

Cel Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. (Gv 15, 14-15)

1lett Tocca a noi metterci in uno stato di disponibilità da cui nascerà poi la certezza del suo aiuto e, contemporaneamente, il rapporto nuovo, il rapporto della confidenza, dell’amicizia profonda, di abbandono completo e di sicurezza. È certo che, se noi ci lasciamo possedere da Dio rispondendo alla sua vocazione…

Tutti Dio si lascia possedere dal nostro amore e quindi il dialogo con Lui diventa un dialogo semplice, abbandonato.         (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)

Silenzio

Canto

GuidaAscoltiamo adesso l’esperienza di alcuni uomini, diversi tra loro ma tutti afferrati dall’amicizia divina, che ha cambiato la loro vita e quella di chi stava loro accanto!

1lett Dagli scritti di Jacques Fesch – Da rapinatore omicida alle vette di Dio

A poco a poco, sono stato condotto a rivedere le mie concezioni: non avevo più la certezza dell’inesistenza di Dio, diventavo recettivo senza tuttavia possedere la fede. Tentavo di credere per mezzo della ragione, senza pregare o pregando così poco! Poi, alla fine di un anno di detenzione, mi ha percosso un intenso dolore dell’animo che mi ha fatto molto soffrire e, bruscamente, in poche ore ho posseduto la fede, una certezza assoluta. Ho creduto e non capivo più come facevo prima a non credere. La grazia mi ha visitato, una grande gioia si è impossessata di me e soprattutto una grande pace. Tutto è diventato chiaro in pochi istanti. Era una gioia sensibile fortissima che forse ho troppa tendenza a ricercare ora, quando l’essenziale non è la commozione, ma la fede.

Sol Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio?

Tutti Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio.

Sol Il Signore, di giorno, concedeva la sua grazia, e io la notte innalzavo cantici per lui come preghiera al Dio che mi dà vita.

Tutti Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio. (Sal 42)

Silenzio

1Lett Dagli scritti del professor Garcia Morente – Dalla cattedra di ateismo al sacerdozio

La figura di Cristo inevitabilmente trascina e incanta chi la guarda con occhi limpidi. Basta conoscere Cristo per amarlo. E se non tutti lo amano è perché molti non lo conoscono. Ma c’è di più. La realtà di Cristo è così enorme che neanche occorre molto sforzo per incontrarla. Basta volere. Basta aprir gli occhi e guardare. Basta tendere l’orecchio e ascoltare. Allora, inevitabilmente, lo sguardo limpido incontrerà l’amorosa sguardo del Maestro e l’udito sentirà il richiamo del Pastore.

Sol Lodate il Signore, perché è cosa buona salmeggiare al nostro Dio; perché è cosa dolce, e la lode si addice a lui.

Tutti Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raccoglie i dispersi d’Israele;

Sol Egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe.

Tutti Egli conta il numero delle stelle, le chiama tutte per nome.

Sol Cantate al Signore inni di lode, salmeggiate con la cetra al nostro Dio, che copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa germogliare l’erba sui monti.

Tutti Egli non si compiace del vigore del cavallo né della forza delle gambe dell’uomo.

Sol Il Signore si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà.

Tutti Celebra il Signore, o Gerusalemme! Loda il tuo Dio, o Sion!

Silenzio

1lett Dagli scritti di André Frossard

 

Ora, si dà il fatto che io conosca, per un caso straordinario, la verità sulla più dibattuta delle cause e sul più antico dei problemi: Dio esiste. E io l’ho incontrato!… l’ho incontrato con lo sbalordimento di chi, girato il solito angolo della solita strada di Parigi, si vedesse davanti agli occhi, invece della piazza e dell’incrocio di tutti i giorni, un mare inaspettato che si estende all’infinito, lambendo con le onde i muri delle case. Un momento di stupore che dura ancora. Non mi sono mai abituato all’esistenza di Dio…

Entrato alle 5,10 in una cappella del quartiere latino di Parigi, per cercarvi un amico, ne sono uscito alle 5 e un quarto in compagnia di una amicizia che non era di questa terra. Entratovi scettico ed ateo… indifferente e preoccupato di ben altre cose che di un Dio che non pensavo neppure più a negare… In piedi accanto alla porta, cerco con gli occhi il mio amico, ma non riesco a riconoscerlo… Il mio sguardo passa dall’ombra alla luce… dai fedeli, alle religiose, all’altare… Si ferma sulla seconda candela che brucia a sinistra della Croce (ignoro di trovarmi di fronte al Santissimo Sacramento). E allora d’improvviso si scatena la serie di prodigi la cui inesorabile violenza smantellerà in un istante l’essere assurdo che sono, per far nascere il ragazzo stupefatto che non sono mai stato… poi una grande luce… un mondo, un altro mondo d’uno splendore e di una densità che rimandano di colpo il nostro tra le ombre fragili dei sogni irrealizzati… l’evidenza di Dio… del quale sento tutta la dolcezza… una dolcezza attiva, sconvolgente, al di là di ogni violenza, capace di infrangere la pietra più dura e, più duro della pietra, il cuore umano. La sua irruzione straripante, totale, s’accompagna con una gioia che è l’esultanza del salvato, la gioia del naufrago raccolto in tempo… Tutto è dominato dalla presenza… di Colui davanti al quale ho la fortuna di essere un figlio perdonato che si sveglia per imparare che tutto è dono.

Una cosa sola mi sorprende: l’Eucaristia; non che mi sembrasse incredibile, ma mi stupiva che la carità divina avesse trovato questo metodo inaudito per comunicarsi, e soprattutto che avesse scelto per farlo, il pane, che è l’alimento del povero e il cibo preferito dei ragazzi…

Canto

Benedizione eucaristica e canto

O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona Tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Stefania Castelli

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