Sì al silenzio… per ascoltare Dio

Adorazione eucaristica – agosto 2013

Che cos’è il silenzio? È qualcosa che oggi non c’è praticamente quasi più in Che cos’è il silenzio? È qualcosa che oggi non c’è praticamente quasi più in nessun luogo del mondo. Allora forse, piuttosto che domandarci che cos’è il silenzio, sarebbe meglio chiederci come possiamo di nuovo sperimentarlo. Nel tempo estivo, quando cerchiamo il riposo dal ritmo e dalla fatica del lavoro, ci è data forse la possibilità di un contatto più diretto con la natura e con i suoi preziosi richiami a un silenzio esterno che favorisce il riposo e l’ascolto interiore. In questa adorazione eucaristica vogliamo sperimentare ancora di più il dono del silenzio, che ci apre all’ascolto di Dio, della Sua presenza reale e discreta, del Suo proporsi al cuore, ai pensieri e alla nostra coscienza attraverso un dialogo fatto di amore e di apertura alla Sua volontà.

Amiamo e gustiamo il silenzio di questa preghiera.

Canto

Guida Gesù Eucaristia mostrami il Tuo Volto

Tutti e nel silenzio donami il tuo sorriso

Guida Gesù Eucaristia rivelami il Tuo Cuore

Tutti e nel silenzio fammi sentire il suo battito

Guida Gesù Eucaristia svelami il Padre

Tutti e nel silenzio fammi sperimentare il suo amore

Guida Gesù Eucaristia donami lo Spirito

Tutti e nel silenzio fa’ che impari a pregare.

Silenzio che crea

1 Lettore In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Gn 1, 1-2

2 Lettore Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco il Signore gli disse: «Che fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita». Gli fu detto: «Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore». Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. 1Re 19, 11-13

2 Lettore Signore, il tuo silenzio è presenza, è certezza d’incontro, è redenzione.

Tutti Sii lodato Signore per il tuo silenzio eloquente e fecondo

2 Lettore Il tuo silenzio è mistero, è amicizia, è sorriso, è comunione.

Tutti Sii lodato Signore per il tuo silenzio eloquente e fecondo

2 Lettore Il tuo silenzio è sguardo di amore, è forza che sostiene, è solitudine che rafforza.

Tutti Sii lodato Signore per il tuo silenzio eloquente e fecondo

2 Lettore Signore, il tuo silenzio ha inventato il cielo e lo ha illuminato di stelle, ha pensato l’uomo con il suo battito eterno. Il tuo silenzio ha creato la terra e l’ha rivestita di bellezza, di armonia e di splendore… di vita.

Tutti Sii lodato Signore per il tuo silenzio eloquente e fecondo.

Canto

 

Silenzio che chiama

1 Lettore Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». 1Sam 3, 1-10

2 Lettore In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d’Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. Lc 6, 12-16

1 Lettore Dagli scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Il parlare cuore a cuore con il Signore significa porsi in comunione con Lui, ASCOLTARE LA SUA VOCE, comprendere i suoi desideri, cogliere la vita trinitaria che sta dentro di noi.

Un luogo privilegiato di ascolto della Parola di Dio è la nostra coscienza: “Io l’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”.

Manteniamo il contatto con il divino, creando abitualmente un’atmosfera di SILENZIO, di raccoglimento: la Parola di Dio non sempre giunge con il fragore dell’uragano, più spesso è una voce umile nascosta, quasi impercettibile, che ha bisogno di attenzione e di sensibilità vigile per essere colta e compresa.

Preghiamo a cori alterni

 

Tacere davanti a te, offrirti il mio silenzio

in omaggio d’amore.

Tacere davanti a te per poter dire l’inesprimibile

al di là delle parole.

 

Tacere per liberare il fondo del mio spirito,

l’essenza della mia anima.

Tacere per lasciar battere il cuore più forte

nella tua intimità,

e per prendere il tempo di guardarti meglio,

più libero e più sereno.

 

Tacere per sognare di te, della tua presenza,

della tua grande bontà,

e per scoprirti nella tua realtà

più bello del mio sogno.

 

Tacere per lasciare che lo Spirito d’amore gridi in me

“Abbà” al Padre,

e dirti “Signore” con la sua voce divina

dagli accenti ineffabili.

 

Tacere, lasciarti rivolgermi la tua parola

in tutta libertà,

sforzarmi di ascoltare il tuo linguaggio segreto

e di meditarlo.

 

Tacere e cercarti non più con le parole

ma con tutto il mio essere,

e trovarti veramente quale tu sei, Gesù,

nella tua divinità. (Jean Galot, Amarti senza vederti)

Canto

Silenzio che ama

1 LettoreMentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi ». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Mc 10, 17-21

2 Lettore Nel complesso e variegato mondo della comunicazione emerge, comunque, l’attenzione di molti verso le domande ultime dell’esistenza umana: chi sono? che cosa posso sapere? che cosa devo fare? che cosa posso sperare? È importante accogliere le persone che formulano questi interrogativi, aprendo la possibilità di un dialogo profondo, fatto di parola, di confronto, ma anche di invito alla riflessione e al silenzio, che, a volte, può essere più eloquente di una risposta affrettata e permette a chi si interroga di scendere nel più profondo di se stesso e aprirsi a quel cammino di risposta che Dio ha iscritto nel cuore dell’uomo. (Benedetto XVI)

Guida Per tutte le parole che offendono Dio e gli uomini

Per tutte le parole inutili che viaggiano nel mondo

Per tutte le parole che invitano alla guerra e alla divisione

Per tutte le parole impastate di bugie e volgarità

Tutti Noi ti chiediamo perdono

Guida Per tutti i silenzi che oscurano la verità

Per tutti i silenzi di ribellione e di giudizio

Per tutti i silenzi che rompono la fraternità

Per tutti i silenzi che allontanano da Dio e dagli uomini.

Tutti Noi ti chiediamo perdono

Padre Nostro…

Canto

O Cuore immacolato di Maria

vivo modello di ogni santità dona Tu la fiducia di diventare santi

 

Sussidio preparato da Maria Francesca Ragusa

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